ogni storia inizia metaforicamente cosí…
ho raccolto una conchiglia, dal mare
l’ho appoggiata per ascoltare ecco cosa racconta
le “conchiglie” come simbolo, portatrici piccole e discrete, ironiche e sagge
di storie vere ed ancestrali, provengono dall’acqua, dove nasce la vita
E UN PO’ DI ME…
Sin da bambina fantasticavo.
Amavo le storie in tutte le loro forme,
le ascoltavo, le leggevo o le immaginavo,
assorta chi lo sa’ in quali mondi straordinari.
A 12 anni circa sono stata come “rapita” da una lettura “fantastica”, la prima e quasi unica, erano storie di mondi e mappe, di popoli, di avventure, scoperte e forti amicizie … insomma tutto quello che serviva per farmi “quasi dimenticare tutto il resto” … e per alcune settimane. Chiuso il libro ricordo solo di aver pensato: “ecco da grande continueró a scrivere di tutto questo.
E sono qui adesso a scrivere e rivivere quella parte di me bambina e adesso adulta; quando viaggio ed incontro luoghi e persone, o sono a casa nel mio giardino o con le persone che amo per me e’ come tornare in quel libro, in quel mondo; ed e’ ancora piú bello, vero perché reale.
Scrivere storie di persone ed esperienze in qualche modo con un filo conduttore perche´”coraggiose”; scrivere di storie che possano lasciare un impatto positivo, e continuare ad ascoltarle mi fa sentire me stessa, come a casa. Il tempo si dilata. Scrivere di progetti con i fatti, le consulenze, ho scoperto essere un altro scrivere, una forma di scrittura pragmatica. Uno “scrivere adulto”?
Posso tenere uniti cosí i due mondi della fantasia, dell’immaginazione dove tutto e’ possibile, e la realtá fatta di storie vere e concretezza. Incontro persone straordinarie, che spesso in silenzio dedicano gran parte della loro vita a costruire qualcosa di “grande” nella dimensione o nel seme del cambiamento che portano al contesto. Storie di qualitá, di passione e dedizione, di amore per quello che si fa, si vive. Storie di “innovatori spesso inconsapevoli che raccontano la sintesi di generazioni e storie di apertura di nuovi percorsi.
Ho la fortuna e l’ardire di essere in questi mondi di esploratori, anche pionieri che per me sono come dei “maestri”, tal volta geniali e che possono segnare cambiamenti, anche di paradigmi.
Ho viaggiato e viaggio. Viaggiare per me é essere, ferma o in movimento, una apertura verso la scoperta di se’; una ricerca, di conoscenza o di approfondimento di luoghi, esperienze e persone anche lenta. Aperta a quello che accade fuori e dentro, ascoltare e ascoltarmi. Alterno momenti altrettanto colmi e preziosi, in cui stare “a casa”, dolcemente tra le “mie” cose.
Raccontare e scrivere, far crescere progetti, sono parti di me.
Semplicemente grata per questo,
Veronica